ILEOPSOAS E DIAFRAMMA:
MUSCOLO ILEOPSOAS: È il muscolo scheletrico più importante del corpo umano, connette l’estremità superiore del corpo con quella inferiore. È un muscolo che ha una forte influenza sulla nostra postura . È un muscolo doppio e simmetrico.
Lo psoas origina a livello dei corpi vertebrali dalla 12° vertebra dorsale fino alla 4°/5° vertebra lombare passa all’interno della fossa iliaca, anteriormente all’osso sacro ed alla capsula dell’anca (borsa ileo-pettinea) per inserirsi insieme al muscolo iliaco sul piccolo trocantere del femore.
Il muscolo Ileopsoas è il più potente flessore dell’anca e il gruppo muscolare più forte del nostro corpo.
le sue funzioni sono :
- consentire l’allineamento corretto del nostro corpo
- trasferimento del peso del corpo dal tronco alle gambe durante la camminata o nella posizione eretta
- in più sono dovuti a lui molteplici disturbi dai quali possiamo essere afflitti data la sua posizione centrale nel nostro corpo.
Funzione biomeccanica:
La sua funzione è quella di congiungere il rachide dorso lombare all’anca, nello specifico:
- Flette l’anca sul tronco ed extraruota (funzione controversa)
- Lateroflessione con extrarotazione opposta del rachide lombare (se prende punto fisso sull’anca)
- Regola la lunghezza del passo (se teso limita l’estensione dell’anca)
- Se accorciato, teso, fibrotico tende a creare un aumento della lordosi
Può essere responsabile del dolore lombare dolore nel camminare , difficoltà a stare seduti , se è molto contratto .
Può essere la causa di un bacino spostato dal suo baricentro e responsabile anche di dolori a livello viscerale mentre in posizione neutrale può essere di stimolo a tutti gli organi quali stomaco, intestino, fegato, milza, pancreas, reni e vescica.
L’importanza dell’ileopsoas per la salute della schiena (fase acuta):
Se avviene un blocco di entrambi gli psoas l’atteggiamento posturale antalgico sarà:
- Schiena flessa in avanti ma con rachide lombare in atteggiamento di lordosi
- Senso di gonfiore area addominale
- Atteggiamento di anche extraruotate
Se si blocca solo un lato (in questo caso avremo lo psoas di sinistra che tenderà a creare tutte queste compensazioni):
- Lateroflessione verso sinistra
- Gamba visivamente corta ed extraruotata a sinistra
- Un piriforme che cerca di riequilibrare il bacino dal lato opposto per uno shift verso destra
- Una tensione del piriforme a sinistra
- Irritazione del nervo sciatico a destra
Pattern del dolore riferito del Muscolo Ileopsoas:
Il dolore può essere proiettato dall’ileopsoas anteriormente a livello della coscia, portando cruralgia parestesica, posteriormente a livello dorso lombare.
Il dolore si manifesta o quando l’ileopsoas ha dei trigger attivi o quando il muscolo viene sollecitato.
Altro aspetto che rende il muscolo psoas molto interessante è il suo ruolo a livello più sottile, nel mondo delle emozioni, poiché messaggero primario del sistema nervoso centrale. Attraverso il tessuto connettivo, il muscolo è in comunicazione col diaframma, quindi anch’esso è coinvolto in fasi che interessano questa zona del nostro corpo, come la respirazione o il riflesso dopo uno spavento.
E’ in diretta connessione con colon, può entrare in spasmo in caso di appendicite; passa adiacente ai reni, in caso di coliche ci pieghiamo su noi stessi se ci pensate; nelle donne con problematiche ginecologiche è spesso contratto.
Che relazione c’è tra lo stress e il muscolo Psoas?
Uno stile di vita stressante libera elevate quantità di adrenalina nel nostro corpo mantenendo in tensione costante lo psoas. Questo meccanismo di “auto-difesa” è dentro l’istinto naturale di ognuno di noi.
Mantenere lo psoas in tensione costante a causa dello stress (emotivo, fisico o posturale) può portare a varie conseguenze come:
- Lombosciatalgia
- Dolori alle spalle.
- Malfunzionamento degli organi localizzati nell’addome.
- Problemi digestivi.
- Degenerazione dell’anca.
- Mestruazioni dolorose
- Dolori inguinali
- Ristagno di liquidi negli arti inferiori
DIAFRAMMA: E’ il più grande muscolo inspiratorio responsabile del cambiamento pressorio che si genera nella gabbia toraci. Separa la gabbia toraci da quella addominale.
E’ un regolatore di diverse funzioni primarie che avvengono nel nostro corpo come:
- respirazione
- fonazione
- digestione
- circolazione
E’ costituito da una porzione centrale tendinea e da quattro porzioni muscolari che si inseriscono
- due sul processo xifoideo e sulle 6 coste
- mentre le due posteriori sui corpi delle vertebre lombari
Quest’area viene chiamata centro frenico ed è la parte tendinea del diaframma.
Strutture che attraversano il diaframma:
Il diaframma, essendo una struttura trasversale, incontra varie strutture nobili, vasi e nervi che lo devono attraversare. Alcune di queste transitano nella componente tendinea, altre nella componente muscolare.
Strutture che attraversano l’area muscolare:
- Esofago: la parte terminale passa dal torace all’addome attraverso il suo orifizio prettamente muscolare insieme a due nervi:
- Nervi vaghi: (vago di destra e di sinistra) rispettivamente dietro e davanti. Questo spiega come questa area sia fortemente legata a determinate patologie come ad esempio il reflusso gastro-esofageo o l’ernia iatale; la situazione muscolare di questa zona è fortemente correlata con il disturbo clinico.
- Infatti bisogna tener presente che le fibre muscolari del diaframma, nella zona in cui escono esofago e nervi vaghi, si organizzano a formare un doppio incrocio di fibre, tra fibre di destra e fibre di sinistra, e costituiscono un anello muscolare che circonda appunto l’esofago e i nervi vaghi. quindi lo stato di contrattura e di funzionalità del muscolo influenza notevolmente l’area (anche perchè non vi è nessuna componente tendinea); in più a quel livello il passaggio dell’esofago allo stomaco non è mediato da uno sfintere vero ma da uno sfintere “di tipo funzionale” cioè è legato ad un aspetto di funzionamento muscolare che praticamente è dato da propaggini del diaframma. I nervi vaghi passano uno posteriormente (vago di destra) ed uno anteriormente (vago di sinistra), ci sono dei sintomi clinici legati a questo aspetto cioè all’irritazione del nervo vago.
Strutture che attraversano l’area tendinea:
- Orifizio aortico: per quanto l’aorta sia un’arteria fortemente muscolarizzata, se fosse in area muscolare, risentirebbe costantemente dei giochi pressori legati all’atto respiratorio, il chè creerebbe non pochi problemi (per questo passa a livello dell’area tendinea, perchè è inestensibile).
- Dotto toracico: allo stesso livello del passaggio aortico, proprio dietro l’aorta, circa alla 12° vertebra dorsale, esce anche il dotto toracico. Il dotto toracico non è sempre costante, non tutti ce l’hanno. E’ o un agglomerato di linfonodi o una cisterna (cisterna del Pequet), che raccoglie il sistema dei linfatici che arrivano e da lì parte un tronco unico che va verso il cuore che è appunto il dotto toracico.
- Vena cava inferiore: transita nella porzione tendinea a livello di incrociamento tra la fogliola anteriore e la folgiola postero-laterale, siamo all’altezza più o meno della 9° vertebra dorsale, insieme alla vena transitano alcuni vasi arteriosi e alcuni vasi linfatici. Anche questa è una zona poco condizionata dalla contrazione muscolare.
Organi con cui contrae rapporto il diaframma:
Il diaframma inoltre contrae rapporti anatomici con vari organi.
A livello sopra-diaframmatico, nel torace, contrae rapporto con:
- il lobo inferiore del polmone destro
- a sinistra, con parte inferiore del polmone sinistro
- su tutta la parte centrale, a livello del centro frenico, vi è l’inserzione base del pericardio (sacca fibrosa che contiene il cuore e i grossi vasi)
A livello sotto-diaframmatico, contrae rapporti con:
- a destra il fegato e la cistifellea
- a sinistra con lo stomaco
- ancora più a sinistra posteriormente con la milza
- dietro vi è l’arrivo dei grossi vasi, che poi transitano attraverso il diaframma (aorta e vena cava)
Tutti questi organi sono sospesi al diaframma tramite degli ispessimenti della fascia che ricopre il diaframma; sono ispessimenti della sacca peritoneale che avvolge gli organi peritoneali che formano dei legamenti, legamenti sospensori, che fanno praticamente parte della fascia peritoneale che si incolla al diaframma.
Quindi la funzione e la fisiologia di questi organi è fortemente correlata a quella del diaframma. La spremitura, la peristalsi di questi organi, sono tutte funzioni strettamente correlate al fatto che il diaframma abbia una funzione fisiologica.
Ecco un riassunto di alcune tra le più importanti funzioni in cui è coinvolto:
- La sua capacità di muoversi sia volontariamente che involontariamente ci permette di controllare la respirazione e allenarne la meccanica.
- La sua azione continua mantiene gli organi addominali in movimento ritmico e regola quindi il funzionamento dell’attività digestiva.
- Lo stretto rapporto con la parte finale dell’esofago lo rende protagonista in patologie come il reflusso gastro-esofageo o l’ernia iatale.
- L’azione respiratoria lega indirettamente il diaframma con i muscoli respiratori della colonna cervicale influenzandone la meccanica.
- I suoi pilastri posteriori entrano in contatto con la porzione lombare della colonna vertebrale garantendoci la stabilità della colonna durante il movimento.
- Assieme ai muscoli addominali e al pavimento pelvico forma quello che viene definito CORE, dall’inglese “nucleo”, “centro”, ha la funzione di stabilizzare tutto il corpo garantendo l’equilibrio.
- La sua azione di pompa e i suoi rapporti con importanti vasi arteriosi e venosi, determinano la corretta circolazione vascolo-linfatica.